venerdì 24 luglio 2009

Tagliata di cetriolo con la pitina



Domenica 26 luglio 2009 si svolge a Tramonti di sopra ( PN) la 13° edizione della festa della pitina.

La pitina è una via di mezzo tra un salume è una polpetta.
Pur abitando relativamente vicino al pordenonese fino a due anni fa non conoscevo questo salume, e la sua scoperta è stato per me un vero piacere.
La pitina è un salume do origini contadine, nato per soddisfare l’esigenza di conservare la carne nei mesi autunnali, in zone molto povere come quelle delle valli a nord di Pordenone ; sembra che già nella prima meta’ del 1800 fosse in uso fra le genti che abitavano queste borgate. Originalmente era composto da carni ovine, suine e selvaggina d’alta montagna, la carne veniva disossata e tritata finemente poi si aggiungeva sale, aglio e pepe nero, rosmarino selvatico, bacche di ginepro e vino rosso.
Con la carne macinata si formavano delle polpette, si passavano nella farina di mais e poi si facevano affumicare sulla mensola del focolaio. La pitina stava scomparendo, non era conosciuta fuori della zona della pedemontana del Friuli poi è tornata in auge grazie ad alcuni macellai della zona che l’hanno valorizzata ed è diventata un presidio slow food.
Esistono delle varianti della pitina : la peta e la petuccia, il loro nome varia in base alle dimensioni del salume e agli aromi utilizzati nell’impasto.
Oggi la pitina è ingentilita da una parte di carne e lardo di maiale, e una parte di bovino, che smorzano il sapore intenso della carne di capriolo, capra e pecora. L’affumicatura si realizza con diversi legni, ma con la prevalenza del faggio e del ginepro. Questo salume oltre che essere servito come un affettato, oppure può essere cotto nell’aceto, accompagnato da polenta, inoltre si presta a tante altre preparazioni.
Per la mia ricetta io ho utilizzato della pitina realizzata con carne di pecora, bovino e suino.
Quello che vi propongo è un antipasto semplice, ma molto saporito.

Ingredienti per 4 persone:

- 250 gr. di pitina
- 2 piccoli cetrioli
- rucola
- 50 gr. di formaggio montasio stravecchio
- erba cipollina
- olio extra vergine di oliva
- aceto balsamico
- sale e pepe

Esecuzione : porre sul piatto delle fettine di cetriolo molto sottili, sopra una spruzzatina di erba cipollina, poi della rucola, sale e pepe, poi irrorare con olio d’oliva ; aggiungere poi la pitina affettata sottile e le scaglie di formaggio montasio stravecchio. L’ultimo tocco è dato dall’aggiunta dell’aceto balsamico con il contagocce.
Io ho abbinato a questo piatto del vino Cabernet rosso friulano.


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10 commenti

  1. Io conosco bene la pitina, quando passo per Tramonti non manco mai di comperarmene un po'. Se te n'è avanzata fai un risotto..vedrai che bontà!! Daniela brava come sempre.

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  2. Ciao Solidea in effetti me n'è avanzata un po', domani mi metto all'opera e provo il risotto, grazie per l'idea.
    Ciao Daniela.

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  3. Fatti sentire anche via mail..io sono stata impegnata col BBQ!! Bacioni, mi manchi!

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  4. Certamente Solidea provvedo subito.

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  5. Un bel piatto estivo anche se non conosco la pitina! buon fine settimana, baci Manu.

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  6. Grazie Manuela.
    Buon fine settinana anche a te.

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  7. Volevo già ieri mettere un commento, non ci sono riuscita, ogni tanto mi succede di non riuscire a commentare nei vari blog!
    Cara Daniela, stai parlando di casa mia, sono nata a Travesio, un comune non molto distante da Tramonti, ma fino al matrimonio ho vissuto a Spilimbergo dove si trova ancora la maggior parte della mia famiglia d'origine; insomma stiamo parlando dei miei ricordi.Buona domenica cara amica.

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  8. Ciao Solema ho avuto poche volte l'occasione di visitare quei luoghi, ma sono posti stupendi; tu allora conosci bene la pitina e tutte le ricette dove viene utilizzata.
    Buona domenica Daniela.

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  9. Daniela, ma che interessante il tuo post! Conoscevo la Pitina come salume, ma non la sua storia, così ho scoperto nuove cose.
    La ricetta invece si commenta da sola, semplice ma a tuttotondo. Come al solito brava!
    Ciao Alessandra

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  10. Grazie Alessandra del tuo gradito commento.
    Ciao Daniela.

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