venerdì 28 maggio 2010

Pordenone pensa con “ buon gusto”



Domenica 23 Maggio 2010, la cantina del Castello di Porcia ha aperto le sue porte per ospitare il dibattito-degustazione “Pordenone pensa con buon gusto” dedicato alla promozione della cultura gastronomica nel pordenonese. Questo è uno degli incontri rientranti nel programma "Pordenone Pensa 2010”; incontri organizzati dalla provincia di Pordenone , il Circolo Culturale Eureka, con contributo della regione Friuli e sponsor privati.

Per raggiungere lo scopo, sono stati chiamati a condurre l’evento due ambasciatori d'eccezione della buona tavola: Gioacchino Bonsignore, conduttore della seguitissima rubrica “Gusto” del Tg5, e Fabrizio Nonis, macellaio, nonchè giornalista enogastronomico per diverse testate televisive, tra cui Canale 5 e Sky.






Oltre a Gioacchino Bonsignore e Fabrizio Nonis, hanno partecipato diversi cuochi e ristoratori dell’enogastronomia locale:





Lo Chef Mauro D'Andrea (Patron dell'Osteria “I Favri” di Rauscedo , piu’ volte presente alla programma televisivo “ La Prova del cuoco”.
Mauro d’Andrea ci ha parlato della sua cucina, una cucina semplice,legata al tradizionale , ma che guarda anche al futuro. Nella sua cucina trovano largo impiego i prodotti dell’orto, le erbe spontanee, e quei prodotti che erano quasi scomparsi come la pitina e il formaggio salato, ma che sono diventati un’eccellenza. Lo chef consiglia di frequentare trattorie e osterie, ( senza nulla togliere ai locali stellati ) magari nei piccoli paesi di montagna, per riscoprire ed apprezzare i prodotti tipici del territorio. Il livello professionale dei cuochi sul territorio è una garanzia, e non delude le aspettative del cliente.E’ necessario far notare e proporre all’estero le caratteristiche del nostro territorio, innescando così, il meccanismo turistico- gastronomico.

Stefano Sangion executive chef dell’ Electrolux, e conduttore con Fabrizio Nonis di “In punta di coltello” in onda su Alice-Sky
Stefano Sangion ci ha raccontato la sua storia: ci ha parlato della sua passione per la cucina, ereditata dal padre, dei suoi studi , e delle sue esperienze all’estero, e di come rimane affascinato dalle applicazioni della tecnologia in cucina.

Sergio Lucchetta (presidente regionale Fipe-Confcommercio e allievo “gastronauta”).

Il Conte Guecello di Porcia e Brugnera, titolare della cantina e relatore del libro “Il credenziere del castello di Porcia”.




In questo libro vi sono 5 protagoniste, che hanno avuto la capacità di inventare e raccogliere le ricette e trasmetterle poi a figli e nipoti:
Pricipessa Gipy di Porcia e Brugnera Salazar ( 1906 – 1994 ), insieme alla fidata cuoca Maria Paolini
Contessa Silvia di Porcia e Brugnera ( 1882 – 1971 ) aiutata dalla governante Carmela Pivetta.
Contessa Valeria di Porcia e Brugnera Pedroni, moglie del Conte Gueccello , la quale sta portando avanti la tradizione familiare, contribuendo a migliorarla ed ammodernarla.



E’ da lunga data che nella cantina del Castello di Porcia si produce vino, per l’esattezza 55 generazioni, e circa 800 vendemmie.


Eugenio Sartori (direttore dei Vivai Coooperativi Rauscedo);


In questa foto Gioacchino Bonsignore è in compagnia del Presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani.


Dopo il dibattito, il pubblico ha avuto la possibilità di degustare degli stuzzicanti “appetizer” preparati ai fornelli, sul momento, da Stefano Sangion e Mauro D'Andrea, in collaborazione con i ragazzi della scuola Alberghiera di Aviano, e di accompagnarli con gli eccellenti vini della cantina di Porcia o con la birra Zago di Prata di Pordenone, per poi concludere in bellezza con il “biscotto Pordenone” della Pasticceria Montereale.




Di questi stuzzicanti "appetizer" vi parlerò ne i prossimi post.
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mercoledì 19 maggio 2010

Mezze penne con asparagi, fave e pomodorini.



Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr. di mezze penne Voiello
- 200 gr. di fave verdi fresche
- 12 asparagi verdi
- 10 pomodorini ciliegia
- 40 gr. di pancetta affumicata
- 1 spicchio d’aglio
- 1 foglia di alloro
- 70 gr. di parmigiano
- 1 cucchiaio di aceto balsamico
- sale e pepe
- olio extra vergine di oliva

Procedimento : far soffriggere in poco olio extra vergine di oliva, uno spicchio d’aglio con la pancetta affumicata ( tagliata a cubetti ) unire le fave fresche, aggiungere 100 ml. di acqua e una foglia di alloro, sale e pepe, abbassare la fiamma e far cuocere per 20 minuti circa.
Nel frattempo pulite gli asparagi, lavateli e quindi tagliate le punte degli asparagi a circa 5 cm di lunghezza, la parte rimanente del gambo tagliatele a rondelle.
Lavate i pomodori ciliegia, tagliateli in due e lasciate che perdano l’acqua in eccesso.
Tagliate il parmigiano in scaglie.
Porre sul fuoco un tegame con abbondante acqua, portarla a bollore, aggiungere quindi il sale e poi la pasta, dopo qualche minuto aggiungere le rondelle di asparagi , e quattro minuti prima di scolare la pasta aggiungere le punte degli asparagi.
A parte preparate una vinaigrette con due cucchiai di olio extra vergine di oliva e un cucchiaio di aceto balsamico.
Scolate la pasta al dente, fatela saltare nel tegame delle fave , aggiungete i pomodorini e la vinaigrette . Mescolate il tutto e servite il piatto decorato con delle scaglie di parmigiano.

Come vino ho abbinato a questo piatto del vino Lison ( ex Tocai ) del Veneto Orientale

Con questa ricetta partecipo al contest Verdura di stagione: PISELLI E FAVE




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Antonello Venditti

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sabato 15 maggio 2010

Asparagi grigliati con burro balsamico di Donna Hay



Ingredienti per 4 persone:

- 300 gr. di asparagi verdi
- 40 gr. di burro
- 1 cucchiaio di aceto balsamico
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe nero

Mie aggiunte personali per creare un patto unico:

- 120 gr. di riso basmati
- 70 gr. di scaglie di parmigiano
- 30 gr. di parmigiano grattuggiato
- fiori di salvia
- 4 piccoli peperoncini essicati
- olio di semi di mais

Cuocete il riso in abbondante acqua salata, scolatelo e poi conditelo con l’olio di semi di mais, e il formaggio grattugiato, per ultimo aggiungere i fiori di salvia. Inserite il riso nelle formine, poi posizionatelo nel piatto con un piccolo peperoncino sopra.

Gli asparagi verdi sono teneri e non hanno bisogno di essere pelati. Basta semplicemente tagliare le code. Lavate gli asparagi sotto l'acqua corrente, quindi legateli a mazzetto e fateli cuocere nella apposita asparagiera con acqua bollente salata per 5 minuti circa. Scolate gli asparagi, e tamponateli con della carta cucina. Spennellateli quindi con un po’ d’olio d’oliva, inseriteli in una pirofila e cuoceteli sotto il grill, a temperatura media per una decina di minuti, finchè sono teneri e dorati .Sfornateli e teneteli in caldo. Scaldate in un pentolino a fuoco medio basso 40 gr. di burro ,finchè è dorato e sprigiona un aroma tostato. Incorporate 1 cucchiaio di aceto balsamico e mescolate il tutto. Versate il condimento sugli asparagi, una spolverata di pepe nero e servite subito.
Decorare il piatto con delle scaglie di parmigiano e delle fiori di salvia. Consiglio di accompagnare il piatto a del pane carasau.


Come vino ho abbinato a questa ricetta del Sauvignon del Veneto Orientale.
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sabato 8 maggio 2010

Tofe ripiene di lenticchie e gamberi

Questa mattina stavo riordinando la dispensa, ho trovato un sacchetto di lenticchie, e complice la giornata piovosa, ho deciso di impiegarle per questa ricetta.


Ingredienti per 4 persone:

-24 tofe Voiello
-24 gamberi
-150 gr. di lenticchie piccole di montagna biologiche
-2 fettine di guanciale affumicato
-4 pomodorini piccadilly
-1 cipolla bianca di Chioggia
-1 spicchio di aglio
-1 gambo di sedano
- prezzemolo
-2 foglia di alloro
-1 rametto di rosmarino
-3 grani di pepe nero
-sale e pepe
- insaporitore Ariosto per pesci
-olio extra vergine di oliva

Esecuzione:porre sul fuoco un tegame con circa 750 ml. d’acqua aggiungere un trito composto da ½ cipolla, sedano e carota, portare a bollore e cuocere per 10 minuti, poi aggiungere le teste dei gamberi, la foglia di alloro spezzettata, i grandi di pepe, un pizzico di sale e cuocere, dal raggiungimento del bollore, per altri 10 minuti, poi filtrate il tutto con un setaccio a maglie molto fitte, questo brodo di pesce verrà utilizzato per cuocere le lenticchie.

Almeno 4 ore prima della cottura immergere le lenticchie in acqua fredda, questo procedimento dell’idratazione aiuta ad accorciare enormemente il successivo tempo di cottura.
I tempi di ammollo variano dalle dimensioni e dal tipo di legume che andiamo a preparare.
A questo punto fare un soffritto con la cipolla, il prezzemolo e il guanciale tritato, aggiungere poi le lenticchie sciacquate, insaporite con sale pepe, aggiungere il rosmarino, l’aglio intero e la foglia di alloro, aggiungere a mestoli, al bisogno, il bordo di pesce e portare a cottura, ( circa 30-35 minuti a fuoco dolce. )
Sgusciate a crudo le code di gambero, asportando il filo nero interno. Fate cuocere i gamberi in acqua bollente salata per 2 minuti. Nel frattempo cuocere le tofe in abbondante acqua bollente e salata ; riempire ogni tofa con ½ cucchiaio di lenticchie ( calde ) ed un gambero. Distribuire 5 o 6 tofe ripiene su ciascuno dei piatti individuali, adagiandole sopra alcune fettine di pomodoro fresco, precedentemente condite con olio extra vergine di oliva e l'insaporitore pesce Ariosto.
Completate quindi con un filo d’olio a crudo, una macinata di pepe ed una spolverata di prezzemolo; portarli in tavola ben caldi.


Ho abbinato a questo piatto del vino Verduzzo Friulano.
L'insaporitore per pesce Ariosto è preparato con sale e con le seguenti erbe fresche: rosmarino alloro, aglio, ginepro, salvia, prezzemolo, e origano. In questa ricetta io l'ho usato condire i pomodori che, in questa ricetta non sono una decorazione, ma una parte integrante del piatto. Il risultato: un mix di sapori che vi consiglio di provare.
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domenica 2 maggio 2010

La rievocazione Storica della Battaglia Napoleonica "detta dei Camolli"



Da venerdì 30 aprile a domenica 2 maggio 2010, a Porcia di Pordenone si è respirato aria di Battaglia. Non preoccupatevi, si tratta della rievocazione storica della Battaglia Napoleonica “detta dei Camolli” che si svolse in questo territorio il 16 aprile del 1809.
A distanza di 201 anni da quella che è comunemente conosciuta come Battaglia dei Camolli (o anche Battaglia di Sacile o di Fontanafredda) che si svolse in questo territorio il 16 aprile 1809, la Villa Correr Dolfin di Porcia ha ospitato la rievocazione mirante a ricostruire questo scontro, che vide contrapposte l’Armata Franco-Italiana di Eugenio di Beauharnais, Vicerè del Regno d’Italia e figliastro di Napoleone e quella Austriaca, guidata dall’Arciduca Giovanni, fratello dell’Imperatore Francesco I d’Asburgo, coinvolse circa 75.000 uomini di entrambi gli schieramenti e si concluse con almeno 7-8.000 caduti, circa 10.000 feriti (molti dei quali deceduti nei giorni seguenti) e almeno 8-9.000 uomini dispersi o catturati.























Questo è il video della rievocazione storica del Maggio 2009:

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