sabato 29 dicembre 2018

Insalata di rinforzo 2018



L'insalata di rinforzo è un piatto tipico napoletano preparato nel periodo natalizio, ed è il piatto forte della cena della Vigilia sulle tavole di Napoli .
La vera insalata di rinforzo deve essere preparata proprio la mattina della vigilia e durare almeno fino al primo dell’anno: eventualmente, rinforzatela” “aggiungete altri ingredienti” man mano che la consumate. 
È probabile che il nome derivi appunto proprio da questa usanza . Viene preparata con cavolfiore lessato, olive verdi e nere , giardiniera, peperoni dolci o piccanti, tutti sottaceto e acciughe sotto sale . 
Sono ormai diversi anni che questa ricetta tipica napoletana allieta la tavola del periodo natalizio della mia famiglia per metà veneta e per metà lucana . Ogni anno cerco di variare qualcosa e quella che vi presento oggi non è la vera insalata di rinforzo, ma la mia ricetta ispirata all'originale ricetta napoletana .

Ingredienti per 6 persone:

200 gr. di cavolo broccolo verde
300 gr. di cavolo romanesco
400 gr. di cavolo bianco
1 vasetto di olive verdi in salamoia al naturale Tenuta Morgante 
1 peperone dolce rosso sott'aceto
1 vasetto di olive nere in salamoia al naturale Tenuta Morgante 
7 filetti di acciughe in olio extra vergine di oliva Tenuta Morgante 
2 cucchiai di crostini integrali ai semi

 aceto di mele q.b.
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  olio Bonomo


Le olive verdi e le olive nere in salamoia al naturale prodotte dall'azienda Tenuta Morgante sono olive di altissima qualità e sono ottime sia come antipasto oltre che come ingrediente aggiuntivo in qualsiasi altro piatto sia che si tratti di primi e di secondi piatti.

Procedimento : per preparare una perfetta insalata di rinforzo è fondamentale  fare attenzione alla cottura dei cavolfiori , devono risultare sodi e croccanti. 

Mondate e dividete in cimette le varie tipologie di cavolfiori . Fate cuocere separatamente le varie tipologie di cavolfiori per mantenere inalterato il loro colore : fate cuocere le cimette di broccolo verde per 7 minuti , mentre quelle di cavolfiore bianco e verde per 11 minuti. 

 Una volta cotti , scolate i cavolfiori e passateli sotto l’acqua fredda per interrompere la cottura e fateli raffreddare . 

Eliminate le lische ai filetti di acciughe , prendete 1/3 della polpa di acciughe ponetele in una ciotola assieme alla giusta quantità di olio extra vergine di oliva e 1 cucchiaio di aceto di mele , sbattete con una frusta sino ad ottenere un condimento fluido ed omogeneo. 

La parte restante della polpa di acciughe ponetela in una ciotolina , copritela e conservatela in frigo. 

Una volta freddi disponete i cavolfiori in una capiente insalatiera , assieme al peperone rosso dolce tagliato a listarelle e alle olive verdi e nere in salamoia al naturale; condite il tutto con abbondante vinaigrette appena preparata. Mescolate bene l'insalata di rinforzo e fatela riposare almeno 3 ore prima di servirla.

Al momento del servizio distribuite al centro sul fondo dei piatti la polpa di acciughe , depositate sopra l'insalata di rinforzo e decorate con dei crostini integrali ai semi .
Posizionate al centro della tavola la vinaigrette , ogni commensale eventualmente a proprio gusto potrà aggiungerne altra .

Questo è l'ultimo post del 2018 e per augurare un Felice 2019 a tutti i miei lettori e a tutti colori che mi seguono ho scelto questo video, con la fantastica interpretazione di Tracy Chapman :



Un brano che ha oltre 30 anni ma il suo testo è sempre attuale , questo pezzo non parla di rivoluzione , ma è anzi un inno alla pace e all'uguaglianza. 
Io per l'anno nuovo auguro a tutti voi : pace , serenità e salute.




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sabato 22 dicembre 2018

Cotechino Invistidura del borgo con crema di zucca e broccolo romanesco



Ingredienti per 4 persone :

1 cotechino da 1 kg. Invistidura del Borgo Salumificio La Rocca
400 gr. di zucca marina di Chioggia
300 ml. di brodo vegetale
400 gr. di broccolo romanesco
1 carota
1 costa di sedano
2 foglie di alloro
1 spicchio d'aglio
un ciuffo di germogli di rapa rossa
aceto di mele q.b.
sale fino q.b
pepe bianco q.b.
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  olio Bonomo

Il Cotechino Invistidura (Investitura) 



trae origine da un’antica tradizione del Medioevo e cioè dalla cerimonia che accompagnava l’assegnazione di un titolo, di un feudo o di una carica da parte del sovrano o del potente di turno; la cerimonia solenne che accompagnava tale atto si chiamava appunto Investitura e da qui il nome del salume che veniva consumato nei festeggiamenti e che anch’esso era “vestito” per l’occasione, cioè insaccato in budello naturale.Vedi scheda tecnica.

Procedimento : porre sul fuoco una pentola con acqua fredda aggiungere il cotechino e farlo cuocere per 25 minuti . Buttare la prima acqua quindi riempire nuovamente la pentola con abbondante acqua, , aggiungere il sedano,  la carota , la foglia di alloro e il cotechino, quindi far cuocere per altre 2 ore . A fine cottura spegnere il fuoco e tenere da parte al caldo. Per la ricetta di oggi ho usato 1 fetta di cotechino a persona .

Tagliare a cubotti la zucca e portarla a mezza cottura in una vaporiera , assieme ad una foglia di alloro. Togliere la zucca dalla vaporiera e eliminare la buccia quindi tagliarla a piccoli cubetti. Rosolare con un filo di olio d’oliva lo spicchio d'aglio , poi aggiungere i cubotti di zucca farli ben rosolare , aggiungere gradualmente del brodo e portare la zucca a cottura . Regolare di sale , aggiungere una macinata di pepe bianco . Eliminare lo spicchio d'aglio , frullare la zucca con frullatore ad immersione, ottenendo così una morbida crema. Tenere da parte al caldo. 

Far cuocere a vapore le cimette di broccolo romanesco poi condirle con sale , pepe , un filo di olio extra vergine di oliva e una leggera spruzzata di aceto di mele . 

Composizione : versare al centro del piatto un piccolo mestolo di crema di zucca calda , disporre a vostro piacere la fetta di cotechino tagliata a losanghe , intorno le cimette di broccolo romanesco e terminare il piatto con un ciuffo di germogli di rapa rossa .

Ho abbinato a questo piatto un vino Casanova Pinot Nero Doc Collio 2012 Castello di Spessa

Colgo l'occasione per augurare ai miei lettori e a tutti coloro che mi seguono

Tanti auguri di Buon Natale e felice 2019



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domenica 16 dicembre 2018

Strascinate caserecce con cavolfiore viola , acciughe e mollica fritta



Oggi vi presento un'altra idea per per la cena della vigilia, ispirata ai sapori e profumi del Sud Italia. Si tratta di un primo piatto : un tipico formato di pasta della zona del barese " ( le strascinate caserecce  prodotto dall'Azienda Tarall'oro) condito con un sugo a base di cavolfiore viola e un 'insieme di eccellenze tipiche calabresi prodotte dall'Azienda Tenuta Morgante : “le acciughe aromatizzate in olio extra vergine di oliva” , “il pesto di olive nere” e “il peperoncino piccante di Calabria” . Ho terminato il piatto con una spolverata di mollica fritta aromatizzata al finocchietto selvatico.
Le Acciughe prodotte dall'azienda Tenuta Morgante sono acciughe del nostro Mar Mediterraneo zona FAO 37, non diliscate, vengono conservate in olio extravergine di oliva e prezzemolo, esaltando il delicato gusto di questo tipico pesce azzurro; ricetta semplice e virtuosa che ne permette diversi usi, dagli antipasti ai primi piatti. Ingredienti: Acciughe, olio extravergine di oliva, prezzemolo, origano, aceto di vino, sale. Ideali con pasta trafilata al bronzo o su crostini accompagnati da una noce di burro a temperatura ambiente. 


Il cavolfiore viola è nato da un incrocio tra cavolo broccolo e cavolfiore comune. E' conosciuto anche come Violetto di Sicilia . Il sapore è simile al tradizionale cavolfiore , ed ha una consistenza leggermente più croccante rispetto al tradizionale cavolfiore; ll suo utilizzo in cucina è molto coreografico in quanto permette di preparare primi piatti , contorni, zuppe e puree dal caratteristico colore violetto.

Ingrediente per 4 persone :

 280 gr. di strascinate caserecce Tarall'oro 
500 gr. di cavolfiore violetto
6 filetti di acciughe aromatizzate in olio exrtra vergine di oliva Tenuta Morgante 
1 cucchiaio di pesto di olive nere Tenuta Morgante 
4 cucchiai di pane raffermo grattugiato
1 ciuffo di finocchietto selvatico
1 spicchio d'aglio
la punta di un cucchiaino di peperoncino piccante di Calabria Tenuta Morgante
sale q.b.
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  Bonomo 

Procedimento : eliminare le foglie esterne del cavolfiore, dividerlo in cimette e lavarlo con cura . 

Porre sul fuoco un tegame con abbondate acqua salata, quando giunge a bollore far cuocere le cimette di cavolfiore per 12-15 minuti , quindi tirarle su con una schiumarola per conservare l'acqua di cottura . 

Versare la mollica in una piccola padella antiaderente con appena un filo d’olio, aggiungere ½ cucchiaio di finocchietto selvatico tritato e far rosolare a fuoco dolce fino a quando prende un bel colore dorato. 

Dividere il cavolfiore cotto in due parti, una parte tritatela grossolanamente l'altra conservatela al caldo in una vaporiera . 

Scaldare l’olio in una padella ampia e far soffriggere dolcemente lo spicchio d'aglio. Appena comincia a prender colore aggiungere le acciughe e farle sciogliere nell'olio caldo , schiacciando con una forchetta . Aggiungere le cimette di cavolfiore tritate e un pizzico di peperoncino dolce di Calabria ; mescolare e far cuocere per una decina di minuti , sminuzzando con un cucchiaio di legno le cimette di cavolfiore che dovranno quasi disfarsi. 

 Nel frattempo far cuocere le strascinate nell'acqua di cottura del cavolfiore , scolarle al dente e farle saltare nell'intingolo di acciughe e cavolfiore viola assime a due cucchiai di acqua di cottura della pasta. 

Presentazione : distribuire sul piatto dei piccoli ciuffo di pesto di olive nere , depositare al centro un nido di pasta al cavolfiore e acciughe ,e intorno le cimette al naturale, spolverare intorno con della mollica fritta aromatizzata al finocchietto selvatico . Terminare il piatto con un filo di olio extra vergine di oliva , decorare a piacere con uno stelo di finocchietto selvatico. 

A questo primo piatto ispirato ai sapori del sud , ho abbinato un vino friulano, un Sauvignon prodotto dall'Azienda Luisa.





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domenica 9 dicembre 2018

Merenda sana per bambini




La merenda è un momento fondamentale della giornata dei bambini ; e bisogna fare in modo che i piccoli imparino da subito le basi di una corretta alimentazione . 

Sono da evitare le merendine confezionate e industriali, perchè contengono coloranti, conservanti e zuccheri in eccesso dannosi per l'alimentazione e la crescita dei piccoli . 
La merenda oltre ad essere nutriente e facile da digerire deve soprattutto essere per i bimbi un momento piacevole ; bastano pochi ingredienti e qualche minuto per realizzare una merenda sana e nutriente  . 
Realizzate questa ricetta assieme ai vostri bimbi , aiutateli a realizzare con la frutta le formine che preferiscono e magari raccontate loro anche una piccola storia .

 #Fruitbox #Dole #DoleItalia @dole italia



Ingredienti per 4 merende :

½ ananas bio Dole 
1 kiwi
1 banana Dole 
5 cucchiai di ricotta magra
2 arance
2 biscotti integrali

Procedimento : sbucciate l'ananas , affettatelo non troppo sottile e fate scegliere ai vostri bimbi le formine che preferiscono, noi abbiamo optato per delle stelline e quindi realizzato delle stelline di ananas .

Sbucciate la banana e il kiwi e poi tagliateli a fettine ; sbucciate mezza arancia e tagliatela a cubetti . Ponete tutta la frutta sezionata ( ananas, kiwi , banana e arancia ) in un piatto e irroratela con il succo di mezza arancia per evitare l'ossidazione . 

Versate in una ciotola la ricotta magra , aggiungete il succo di un'arancia e sbattete con una frusta sino ad ottenere una morbida crema . 

Con l'aiuto di un mattarello sbriciolate i 2 biscotti integrali. 

Presentazione : versare sul fondo dei piatti la crema di ricotta all'arancia , spolverare con la polvere di biscotti integrali e quindi distribuire la frutta in ordine sparso , secondo le indicazioni dei
vostri bimbi .

Ecco fatto in pochi minuti abbiamo realizzato una sana merenda per i bimbi di casa , adatta anche per gli adulti.



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martedì 4 dicembre 2018

Rigatoni con pomodori secchi, capperi, olive e mandorle




Buongiorno a tutti, oggi vi presento un primo piatto che ho ideato per la sera della vigilia, un piatto semplice ma non banale , e veramente ricco di gusto. Il segreto di questo piatto è dato dall'intenso sapore che sprigionano i pomodori secchi , che combinati agli altri ingredienti e al pesto di olive e mandorle ,creano un connubio particolare di sapori e profumi.

Ingredienti per 4 persone :

280 gr. di Rigatoni Pasta Armando 
9 filetti di pomodori secchi in olio extra vergine di oliva La Nicchia 
1 cucchiaio di capperi dissalati La Nicchia 
5 pomododrini datterini
40 gr. di mandorle spellate Bonomo 
100 gr. di olive verdi snocciolate e sgocciolate dalla salamoia
1 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
2 cucchiai di mollica abbrustolita
sale  q.b.
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  Bonomo 

Procedimento : iniziamo col preparare il pesto di olive e mandorle , un pesto ideale per condire la pasta, e perfetto anche sui crostini. Io ho realizzato questo pesto con il frullatore , ma è sempre preferibile realizzarlo con il mortaio . 
Porre nel boccale del frullatore 90 gr. di olive snocciolate , 30 gr. di mandorle e un ciuffo di prezzemolo , frullare e aggiungere a filo a filo l'olio extra vergine di oliva, sino ad ottenere un morbido pesto .Essendo un pesto vegano è il condimento ideale per qualunque ospite della vostra tavola, e si prepara piuttosto velocemente. 

Tagliate a striscioline i pomodori secchi e tritate grossolanamente alcune olive.
 Fate imbiondire in una padella uno spicchio d'aglio con 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva , quando inizia a dorare unite i capperi dissalati , le olive tritate ei pomodori secchi, fate cuocere a fuoco dolce per 3 minuti , poi aggiungete i datterini tritati e fate cuocere sempre a fuoco dolce per altri 7 minuti o sino a quando la salsa si sarà addensata . 

Far cuocere i rigatoni in abbondante acqua salata, scolarli al dente e farli saltare nella padella con il sugo appena preparato. A fuoco spendo aggiungere 2 cucchiai di pesto alle olive e mandorle e una macinata di pepe nero;   fate saltare velocemente . 

 Presentazione : porre al centro del piatto un nido di rigatoni , spolverare con la mollica abbrustolita, e decorare intorno con delle mandorle tritate .



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domenica 25 novembre 2018

Arrosto di vitello alle castagne con contorno di radicchi veneti




Era da tempo che desideravo realizzare un arrosto di vitello alle castagne , cosi' mi sono recata dal mio macellaio di fiducia : Macelleria, Salumificio Billy Mio ed ho esposto al suo staff le mie idee , loro mi ha supportato e consigliato con la loro esperienza e così è nato questo arrosto che certamente replicherò per il giorno di Natale .

Ingredienti per 6-8 persone :

1,2 kg. di carrè di vitello 
400 gr . si carne macinata di vitello
7 fettine di guanciale
500 gr. di castagne lessate
¼ di limone
200 ml. di vino bianco secco
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
500 ml.di brodo vegetale
70 gr. di radicchio di Chioggia
70 gr. di radicchio pan di zucchero
2 scalogni
1 spicchio d'aglio prezzemolo
rosmarino, timo , salvia q.b.
sale fino
pepe nero
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  Bonomo 

Procedimento : lessate le castagne secondo il procedimento che vi ho indicato in questo post .

Tritate finemente uno scalogno e fatelo appassire in padella con un filo d’olio d'oliva e un rametto di rosmarino. Aggiungete 400 gr. di castagne lessate e tagliate grossolanamente e fate andare per altri 4-5 minuti. Spegnete il fuoco , eliminate il rosmarino e versate nella padella la carne macinata, un po' di prezzemolo tritato, appena un accenno di timo tritato, la punta di un cucchiaino di buccia di limone tritata, il formaggio grattugiato , poco sale pepe , mescolate bene bene in modo che il composto di possa insaporire bene . Formate quindi un piccolo polpettone e avvolgetelo con le fettine di guanciale.

Aprite il vitello, salatelo e pepatelo leggermente sul lato interno, e posizionate al centro il polpettone appena realizzato , arrotolatelo ben stretto e chiudetelo con la spago da cucina. 
Massaggiate il rotolo appena realizzato prima con sale e pepe e poi con un filo di olio extra vergine di oliva. 

Fate rosolare in una casseruola uno scalogno tritato e uno spicchio d'aglio intero , poi incorporate il rotolo , assieme a salvia a rosmarino, fate ben rosolare la carne poi sfumate con il vino bianco. 

Adagiate la carne su una placca da forno assieme al suo fondo di scalogno, aglio ed erbe aromatiche e infornate a 200° per circa 1 ora e mezza , girandolo spesso e bagnandolo con il suo sugo e con il brodo vegetale quando necessario .

Una volta pronto , lasciate intiepidire il rotolo, poi tagliatelo a fette . 

Fate ridurre una parte del fondo di cottura sino ad ottenere una salsa densa e fluida . 

Posizionate sul fuoco la parte rimanente del fondo di cottura e quando l'intingolo è caldo versate le castagne bollite rimaste assieme ad un rametto di rosmarino, fate cuocere sino a quando le castagne saranno ben insaporite e calde . 

Il mix di radicchio veneti potete condirli a vostro gradimento, io li ho conditi con una vinaigrette a base di olio extra vergine di oliva , succo di limone , un accenno di scorza di arancia , sale e pepe . 

A questo piatto ho abbinato un Collio Friulano Doc 2016 Castello di Spessa






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lunedì 19 novembre 2018

Insalata multicolor con bocconcini di castagne e fiocco di prosciutto




Novembre è quasi terminato , ed io sto iniziando a pensare alle ricette per il periodo natalizio. Quella che vi presento oggi è appunto la prima ricetta che ho ideato per il prossimo pranzo di Natale , un antipasto , semplice , sfizioso e colorato.

Ingredienti per 4 persone :

70 gr. di insalata misticanza
40 gr. di radicchio rosso di Treviso IGP
20 castagne bollite
10 fette di Fiocco di prosciutto"Il Cortigiano" Salumificio La Rocca 
2 clementine bio
1 stelo di prezzemolo
1 foglia di alloro
aceto di miele al rosmarino q. b.
sale fino q.b.
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  Bonomo 
 
Potete trovare il fiocco di prosciutto "Il Cortigiano" e gli altri prodotti del Salumificio La Rocca nello shop Artimondo .

Procedimento : iniziamo col preparare le castagne bollite, operazione abbastanza semplice , basta seguire alcuni semplici passaggi . 
Lavare bene le castagne sotto l'acqua corrente per togliere tutte le impurità, e su ogni castagna effettuare un taglietto. Mettere le castagne in una pentola dai bordi alti e coprirle con acqua fredda: per 1 kg di castagne ci vorranno 3 litri di acqua. Aggiungete un cucchiaino di sale , una foglia di alloro e un cucchiaio di olio extra vergine di oliva , mettete la pentola sul fuoco e fate cuocere per 55-60 minuti ( il tempo è indicativo e dipende dalle dimensioni delle castagne ) . In ogni caso saranno pronte una volta che il loro interno risulterà tenero, quindi scolatele, lasciatele intiepidire e sbucciatele . 

Prepariamo ora la vinaigrette che sarà il condimento della nostra insalata : in una ciotola versare la giusta quantità di olio extra vergine di oliva , aggiungere il prezzemolo tritato finemente, sale e pepe e una spruzzata di aceto al rosmarino, mescolare con frusta , coprire e tenere da parte. 

Avvolgere ogni castagna con mezza fetta di fiocco di prosciutto. 

Pelare a vivo le clementine e tagliarle a spicchi . 

Composizione del piatto : stendere su ogni piatto la misticanza e il radicchio rosso di Treviso 
( conditi con la vinaigrette appena preparata ) depositare al centro 5 castagne fasciate con il fiocco di prosciutto . Terminare il piatto con degli spicchi di clementina pelati a vivo.


Ho abbinato a questo piatto :


un Pinot grigio di Tenuta Luisa 


Video della settimana :

 Jess Glynne - All I Am

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domenica 11 novembre 2018

Polpette con crema di broccoletti, zucca e polenta





Ingredienti per 6 persone :
• 500 gr. di macinato misto, vitello, pollo e maiale
• ½ barattolo di crema di broccoletti gusto zucca gli orti di Aguillara 
• 100 gr. di pane raffermo
• 300 gr. di cimette di cavolo broccolo cotte a vapore
• 30 gr. di parmigiano grattugiato
• 1 uovo bio
• 100 ml. di vino bianco secco
• 300 gr. di farina di mais Valier
• 1 foglia di alloro
• prezzemolo q.b.
• ¼ di limone bio
• sale fior di sale Gemma
• pepe nero
• olio extra vergine di oliva

La crema di broccoletti gusto Zucca è una novità degli orti di Anguillara. Parliamo di prodotti che hanno la stessa stagionalità: Broccoletti e Zucca.L'unione della Zucca e della cipolla ai broccoletti rende la crema molto gustosa, il sapore forte dei broccoletti viene sfumato dal contrasto con il dolce delle zucche e della cipolla.Ottima da mangiare sul pane ma ancor di più come base di condimento per i primi e secondi piatti. 

Preparare l’impasto delle polpette con il macinato misto di vitello, pollo e maiale, aggiungere il pane raffermo leggermente bagnato in acqua e strizzato, l’uovo, il parmigiano, il sale, il pepe e il prezzemolo, e una grattugiata di scorza di limone .Cuocere le polpette così preparate in padella con l’olio extra vergine di oliva e una foglia di alloro; una volta che le polpette saranno dorate da entrambi i lati, sfumare con del vino bianco. A fine cottura aggiungere la crema di broccoletti e zucca, amalgamare e lasciar insaporire per una decina di minuti a fuoco dolce.

Qui’ trovate la ricetta originale.

Nel frattempo preparate la polenta: portate a bollore l’acqua , aggiungete il sale grosso e la farina di mais a pioggia, mescolate molto velocemente onde evitare il formarsi di grumi, e fate cuocere per 50 minuti, mescolando spesso. Al termine incorporate un filo di olio extra vergine di oliva.

Presentazione: porre al centro del piatto la polenta , sopra al centro alcune polpette con dei broccoli cotti a vapore.

 Vino consigliato : Merlot 2016 Castello di Spessa 



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domenica 4 novembre 2018

Farfalle ai funghi porcini, con zucca , funghi e speck



Oggi vi presento un altro piatto con zucca , ortaggio autunnale che io adoro. Si tratta di un primo piatto , una pasta realizzata con zucca , funghi e speck, un piatto molto saporito con un mix di sapori che a mio avviso si combinano a perfezione .

Ingredienti per 4 persone :

250 gr. di farfalle ai funghi porcini Tarall'oro
200 gr. di polpa di zucca ( già privata della buccia )
30 gr. di funghi porcini di castagno secchi
70 gr. di speck
500 ml. di brodo vegetale
2 spicchi d'aglio
1 foglia di alloro
1 ciuffo di prezzemolo
sale q.b.
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  Bonomo

Procedimento : mettere in ammollo i funghi secchi in abbondante acqua tiepida per circa 30 minuti , poi sciacquarli bene sotto l'acqua corrente , e lasciarli scolare .
Porre sul fuoco una padella con 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva con lo spicchio d'aglio e quando l'olio è caldo aggiungere i funghi ammollati e alcuni gambi di prezzemolo , mescolare bene con un cucchiaio di legno per far insaporire i funghi, quindi aggiungere gradualmente del brodo vegetale  sino a portare i funghi a cottura ( circa 30 minuti ) . Al termine della cottura aggiungere sale e pepe , mescolare , eliminare lo spicchio d'aglio , coprire e tenere da parte. 

Tagliare la zucca a cubetti e lo speck a listarelle .

In una padella far rosolare lo spicchio d'aglio con 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva e la foglia di alloro, abbassare la fiamma , aggiungere lo speck a listarelle e far insaporire l'intingolo quindi aggiungere la zucca a dadini , mescolare con il cucchiaio di legno, aggiungere gradualmente del brodo vegetale e portare a cottura  ( circa 15 minuti ; ovviamente il tempo di cottura della zucca dipende dalle dimensioni dei cubetti di zucca ). 

Nella padella di zucca e speck non ho aggiunto sale , in quanto lo speck è già molto saporito Eliminate lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro e incorporate nella padella i funghi porcini di castagno . 

Cuocere le farfalle di funghi porcini in abbondante acqua salata , scolarle al dente e farle saltare nell'intingolo di zucca , speck e funghi . Decorare con delle foglioline di prezzemolo . Servire il piatto ben caldo . Spolverare a piacere con del parmigiano grattugiato.

Abbinamento consigliato : IGT ROSSO UMBRIA 2013 Cantina Colle Mora

Video della settimana :


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giovedì 25 ottobre 2018

Barrette con ananas , fiocchi d'avena e cioccolato



Buongiorno a tutti, anche oggi come nel post precedente vi presento uno snack da portare in ufficio , facile e veloce da preparare , facilmente trasportabile . E' un'idea golosa , e abbinata ad un frutto è ideale per il vostro pranzo veloce in ufficio .

 #Dole #DoleItalia #Fruitbox

Ingredienti per 16 barrette :

200 gr. di polpa di ananas bio Dole
200 gr. di fiocchi di avena
 il succo di mezza arancia Dole
30 gr. di nocciole tritate
30 gr. di mandorle tritate
1 cucchiaio di gocce di cioccolato fondente
1 cucchiaio scarso di uvetta sultanina
4 cucchiai di miele di acacia

Procedimento : Tagliate a striscioline l'uvetta sultanina . Tagliate a cubetti la polpa di ananas .

Mettete sul fuoco una pentola antiaderente e quando è calda versate la polpa di ananas tritata e il succo d'arancia . Abbassate la fiamma, mescolate con un cucchiaio di legno  e fate cuocere sino ad ottenere una purea uniforme ( come quando si realizza una marmellata ) . A questa punto incorporate nella pentola il miele di acacia e fate sciogliere il composto, di seguito aggiungere le nocciole e le mandorle tritate e per ultimi fiocchi di avena , dopo pochi minuti pote notare che il composto inizia già a rassodarsi .

Mescolate con un cucchiaio di legno e fate cuocere per 10-15 minuti , se il composto risultasse troppo solido , aggiungete un po' di miele : dovete ottenere un composto piuttosto umido. 

Foderate con  carta forno una tortiera quadrata , stendete la meta del composto, livellate lo spessore con un cucchiaio di legno e cospargete ( lasciando liberi i bordi ) con le striscioline di uvetta sultanina e con le gocce di cioccolato fondente . Versate sopra la parte rimanente del composto, e livellate con il cucchiaio di legno , premete bene in modo da compattare il composto e fatelo raffreddare . 

Lasciate riposare il composto per una decina di minuti , quindi tagliate le barrette alla misura desiderata . Foderate ogni barretta con carta forno oppure con carta alluminio e conservatele in un barattolo a chiusura ermetica in frigo .


Video della settimana :



"Lets Groove" Earth, Wind & Fire con la coreografia di Phil Wright .

Da notare alcuni bambini sono dei veri talenti.


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mercoledì 24 ottobre 2018

Barrette con riso soffiato, banane e mirtilli



Buongiorno a tutti , oggi vi presento uno snack da portare in ufficio , facile e veloce da preparare , facilmente trasportabile .
Queste barrette sono congelabili , potete prepararle una volta alla settimana , poi le avvolgete nella carta alluminio e  le congelate. Sono perfette per un pranzo veloce in ufficio bastano una o due barrette assieme ad un frutto per dare il giusto apporto proteico ed energetico al nostri corpo . 
 #Dole #DoleItalia #Fruitbox


Ingredienti per 16 barrette  :
 2 banane mature Dole ( circa 300 gr. di polpa )
100 gr. di fiocchi di riso
 ½ arancia Dole 
50 gr. di nocciole tritate
2 noci
1 cucchiaio di lamelle di mandorle
1 cucchiaio di mirtilli rossi
3 cucchiai di miele millefiori

Procedimento : con un mattarello tritare le lamelle di mandorle, sino a ridurle ad una polvere .
Tritare grossolanamente i mirtilli , passarli nella polvere di mandorle , stenderli su di un piatto , coprirli e farli riposare in frigo per almeno 2 ore .

 Ho fatto questo procedimento per evitare i il composto delle barrette diventasse di colore rosso.

Sbucciare e tritare le noci . 

 Schiacciare con una forchetta le banane mature sino a ridurle ad una poltiglia , aggiungete il succo di mezza arancia e mescolate bene . 
Ponete sul fuoco una padella antiaderente e fate scaldare il composto, poi aggiungete prima noci e nocciole , poi i fiocchi di riso e il miele, mescolate bene con un cucchiaio di legno . Spegnete il fuoco e a questo punto incorporate i mirtilli tritati con la polvere di mandorle , mescolate bene sino ad ottenere un composto omogeneo. 
Distribuite il composto negli stampini da mini plum cake in silicone , lasciateli intiepidire poi poneteli in frigo . 

Io li ho lasciati riposare per 3 ore ed erano diventati sodi e compatti . A questo punto li ho estratti dagli stampini e li ho avvolti ad uno ad uno nella carta alluminio e li ho posti in un sacchetto che poi ho inserito nel freezer. 

Se il giorno seguente dovete pranzare con queste barrette , la sera precedente estraete le 2 barrette che vi servono e ponete nella parte alta del frigo. Le preleverete al mattino seguente assieme ad un frutto , ecco pronto il vostro pranzo veloce .






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domenica 21 ottobre 2018

Fusillo di legumi con crema di zucca , fiocco di prosciutto e cipolla rossa di Cavasso Nuovo



Buonasera a tutti , vi presento il primo piatto che oggi ho realizzato per pranzo, un primo piatto dal tema autunnale .

 Ingredienti per 4 persone :
 250 gr. di fusilli di legumi ( fagioli, ceci , lenticchie e piselli ) Pasta Armando
400 gr. di zucca marina di Chioggia
1 cipolla rossa di Cavasso Nuovo
4 fette di fiocco di prosciutto "Il Cortigiano" Salumificio La Rocca
300 ml. di brodo vegetale
2 cucchiai di aceto di mele
1 foglia di alloro
sale q.b.
pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva monocultivar Cerasuola –  olio Bonomo

Potete trovare il fiocco di prosciutto "Il Cortigiano" e gli altri prodotti del Salumificio La Rocca nello shop Artimondo
 
La cipolla rossa di Cavasso Nuovo è una cipolla dalla colorazione d'oro con screziature viola, è particolarmente apprezzata per il sapore dolce, scarsamente piccante, e per le sue proprietà purificanti viene prodotta sull'intero territorio del comune di Cavasso Nuovo.

Procedimento : per la crema di zucca : tagliare a cubotti la zucca e portarla a mezza cottura in una vaporiera , assieme ad una foglia di alloro. Togliere la zucca dalla vaporiera e eliminare la buccia quindi tagliarla a piccoli cubetti. Tritare finemente alcune fettine di cipolla rossa, farla rosolare con un filo di olio d’oliva , poi aggiungere un po’ di brodo vegetale sino a farla diventare morbida ; a questo punto aggiungete i cubetti fateli ben rosolare , aggiungete gradualmente del brodo e portate la zucca a cottura . Frullate la zucca con frullatore ad immersione, ottenendo così una morbida crema. Tenete da parte al caldo. 

Tritare 3 fette di fiocco di prosciutto.

 Affettare la cipolla rossa di Cavasso Nuovo e farla rosolare in una padella con 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, quindi sfumare con 2 cucchiai di aceto di mele , una svolta sfumato l'aceto abbassare la fiamma e aggiungere il trito di fiocco di prosciutto, far cuocere ( brevemente ) sino a quando la salsa si sarà addensata.

Cuocere i fusilli di legumi in abbondante acqua salata , scolarli al dente e farli saltare nella salsa di cipolla e fiocco di prosciutto, regolare eventualemente di sale e di pepe .

 Nel frattempo tritare la fetta di prosciutto restante .

Presentazione : porre sul fondo del piatto un piccolo mestolo di crema di zucca calda , depositare al centro un nido di fusilli di legumi e sopra un ciuffo di fiocco di prosciutto appena tritato.

Decorare a piacere con un rametto di maggiorana .

Ho abbinato questo piatto ad un Raboso dal peduncolo rosso della linea “ I Ferretti” di Tenuta Luisa 







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martedì 16 ottobre 2018

La quarta serata del Premio «Bisàt d'Argento» 2018



Venerdì scorso12 ottobre 2018 ha avuto luogo, in una sala riservata del ristorante pizzeria «San Marco» a Pramaggiore, il quarto appuntamento con il premio «Bisàt d’Argento» 2018, risultando particolarmente significativo per l’esclusività della proposta culinaria che, in un’ottica inclusiva delle eccellenze autoctone, ha visto affiancarsi alla consueta e pregiata anguilla del fiume Livenza un altro prodotto tipico delle zone toccate dall’itinerario gastronomico della rassegna : il saporito «linguàl».

Salume tipico della tradizione veneto-friulana ( realizzato con varie parti del maiale e la sua lingua ) di cui vi ho già parlato in questo post :
Viaggio alla riscoperta del lingual : https://goo.gl/J3Vqqi

In un’atmosfera intima e giustamente conviviale, favorita dagli ambienti di un locale oggetto d’un recentissimo rinnovamento gestionale, con gli onori di casa prestati dal primo cittadino del comune di Pramaggiore, Fausto Pivetta, coadiuvato da una delegazione della locale pro loco, si sono così incontrate proficuamente due peculiari comunità alimentari: quella del bisàt della Livenza, come d’uso, rappresentata da Felice Gazzelli, detto il «Canarìn», decano tra i pescatori del fiume e quella del "Lengual" caratteristico insaccato a base di vari tagli di carne suina avente quale capofila la signora Vera Costa, donna alla guida del laboratorio norcino pramaggiorese di più antico corso sito in via «Martignon» a Pramaggiore  e che da essa prende il nome; il tutto sotto il patrocinio dei rappresentanti della condotta Slow Food del Veneto Orientale, il fiduciario  Massimo Marchini, ed il membro del convivium Alessandro Vascon, a garanzia di un’etica produttiva ecosostenibile, oculata e contraria allo sfruttamento e al consumo intensivo ed indiscriminato.

foto Confraternita del Bisat
Da sx Massimo Marchini, Felice Gazzelli, il titolare del ristorante pizzeria San Marco, Luca Ortoncelli Ufficio Stampa , il Sindaco di Pramaggiore Fausto Pivetta, il Sindaco di Torre di Mosto Giannino Geretto e Fabrizio Tonon.
 
Un’ulteriore nota di pregio è stata data dalla presenza di Angelo Mio, detto «Billy»


da anni uno dei più noti e rappresentativi esponenti dell’arte norcina che si è fatto portabandiera della valorizzazione del «linguàl» in molte delle principali rassegne e fiere, di caratura sia italiana che internazionale, dedicate alla gastronomia.

Immancabili, in una conosciutissima «città del vino» della Venezia Orientale, i prestigiosi vini dell’area Lison/Pramaggiore, già presenti in tutte le precedenti serate del premio «Bisàt d’Argento» 2018, così come i suggelli apposti alle degustazioni dal sindaco di Torre di Mosto, il «paese dell’anguilla», Gianni Geretto, padrino honoris causa dell’intera kermesse, e da Fabrizio Tonon presidente dell’U.N.P.L.I. della città metropolitana di Venezia.

Segnalato il riconoscimento attribuito nella categoria «cultura» a Daniela Dal Ben, «food blogger» estremamente attenta e competente nella valorizzazione delle specialità e delle ricette culinarie tipiche della nostre terre, coadiuvata dalle immagini del fotografo e compagno di vita Diocleziano Galella, da quest’anno estremamente attivi nel documentare le proposte d’alta cucina che si sono susseguite nell’itinerario.
Io e Diocleziano siamo davvero onorati del riconoscimento ricevuto : attraverso il nostro blog : https://danieladiocleziano.blogspot.com/ 
desideriamo valorizzare e far conoscere le tradizioni , i prodotti tipici e le ricette di questa zona del Veneto Orientale .

Passo ora presentarvi il menu' della serata

Antipasto ( abbinamento esclusivo della serata ) :

 “ Lengual ” su purea di zucca con salsa verde e cime di rapa


Il lengual , salume molto saporito abbinato alla delicata crema di zucca , alla leggera piccantezza della salsa verde e alle cime di rapa era ottimo . Tutti i sapori erano bilanciati e si esaltavano a vicenda. Da estimatrice del lengual posso affermare che l'accostamento degli ingredienti proposto dallo Chef era assolutamente perfetto .

Primo piatto :

Tortelli “burro e salvia” con ripieno all'ossobuco


Dei ravioli con un ripieno diverso dalle solite consistenze , piuttosto fluido , ma molto saporiti .

Secondo piatto "valevole per il premio Bisàt d'Argento" :

Anguilla sbollentata su olio d'oliva, avvolta in foglie di verza e salsa verde con verdure saltate e fantasia di patate


In questa ricetta il bisàt ( anguilla ) ci è stato servito freddo abbinato ad una fantasia di verdure calde . Lo chef ci ha spiegato che l'anguilla prima di essere cotta era stata messa a marinare per una notte con erbe ed aromi e che era stata servita fredda per non alterare i profumi e i sapori acquisiti con la marinatura . All'assaggio l'anguilla si presentava morbida e speziata con dei sentori che ricordavano vagamente il nostro saor e anche il carpione piemontese.
Ho particolarmente apprezzato l'involtino di verza e patate , delicato ma al tempo stesso saporito, croccante fuori e morbido all'interno .

Per quanto riguarda i dessert sono stati servito dei dolci tipi della nostra tradizione come il tiramisù , la crostata ai frutti di bosco e la torta della nonna. 

Come anticipato sopra, ai piatti di questo menù sono stati abbinati i prestigiosi vini dell’area Lison/Pramaggiore .

Le ultime considerazioni non possono che riguardare il plauso pressoché unanime che gli avventori hanno tributato al tanto inedito quanto riuscitissimo connubio tra anguilla del fiume Livenza e «linguàl», risultando ben rappresentato dalle pregevoli pietanze create per l’occasione dalla cucina del ristorante «San Marco».


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mercoledì 10 ottobre 2018

Penne rigate ai sapori siciliani



Buongiorno a tutti, oggi vi presento una pasta ai sapori di Sicilia . In questa ricetta ho voluto accostare alle melanzane, del buon pesce spada e, sempre per rimanere in ambito siciliano, ho usato un ottimo olio extra vergine di oliva siciliano, delle olive nere e un pizzico di favolosa polvere di capperi . 

Ingredienti per 4 persone :

280 gr. di penne rigate bio Senatore Cappelli Tarall'oro  
200 gr. di pomodorino ciliegino
350 gr. di pesce spada
2 melanzane medie
½ cucchiaio di polvere di capperi La Nicchia 
20 olive nere
1 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
un ciuffo di basilico greco
sale fino
peperoncino dolce Bonomo
olio extra vergine Infinito Bonomo


Procedimento : tagliare a fette le melanzane, e poi a cubetti ; nel frattempo porre sul fuoco un tegame con 3 cucchiai di olio d’oliva e lo spicchio d’aglio , quando l'olio è cado aggiungere la dadolata di melanzane e i pomodorini a cubetti, farli ben rosolare poi aggiungere sale e un pizzico di peperoncino dolce e portare a cottura . 

Tagliare a cubetti il trancio di pesce spada e farlo saltare velocemente in una padella con un filo di olio extra vergine di oliva. 

 Incorporare nel tegame delle melanzane il pesce spada e le olive nere , aggiungere del prezzemolo tritato , mescolare , eventualmente regolare di sale e tenere da parte . 

Far cuocere le penne rigate in abbondante acqua salata, scolarle al dente e farle saltare nel sugo di melanzane e pesce spada . Terminare il piatto con una spolverata di polvere di capperi e con delle foglioline di basilico greco.


Ho abbinato a questo piatto un Ribolla Gialla Collio Doc Castello di Spessa




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giovedì 4 ottobre 2018

Risotto al pesto di pistacchio con gamberi bordati con fiocco di prosciutto




Ingredienti per 4 persone :

280 gr. di riso carnaroli
150 gr. di pistacchi sgusciati
7 fette di Fiocco di prosciutto “Il Cortigiano” Salimificio La Rocca 
4 code di gambero
qualche foglia di basilico
700 ml. di brodo di vegetale
50 gr. di spinacino
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
sale fino
pepe nero
Olio Extravergine di Oliva - Monocultivar Cerasuola Bonomo

Il Fiocco di prosciutto “ Il Cortigiano” prodotto dal Salumificio La Rocca proviene dalla stessa coscia di suino nazionale dalla quale proviene anche il Culatello.


E’ la noce di carne più piccola a fianco del femore. Dopo la rifilatura avviene la salagione a secco con sale e spezie. Dopo una prima fase di riposo in rete elastica, si procede alla tradizionale legatura a mano, che conferisce il tipico aspetto ovale. Segue la lenta stagionatura che si protrae per almeno sei mesi in ambienti umidi e freschi, ma la maturazione può arrivare tranquillamente all’anno per i pezzi più grossi. 
La materia prima utilizzata è la coscia suina fresca nazionale di grosse dimensioni.
Non contiene glutine, né derivati del latte. Tutti gli ingredienti sono privi di allergeni e non provengono da OGM. Il suo sapore è dolce e sapido, ricorda molto il Culatello e i suoi accenni di frutta secca, aroma intenso e speziato con sentori di lunga stagionatura. 
Per ulteriori info vedi sito : http://www.salumificiolarocca.com/
Procedimento : porre nel frullatore i pistacchi sgusciati, qualche foglia di basilico, mezzo spicchio di aglio e tre cucchiai di olio extra vergine di oliva, frullate sono ad ottenere un composto omogeneo e cremoso . 

 Bordate le code di gambero con il fiocco di prosciutto . Tritate grossolanamente la parte restante di fiocco di prosciutto . 
Porre sul fuoco una padella antiaderente senza olio e quando questa è ben calda fate rosolare le briciole di fiocco di prosciutto, quindi scolatele dall'olio e fatele asciugare su una carta assorbente . Tenete da parte le briciole di fiocco di prosciutto .

Sbollentate gli spinaci in acqua leggermente salata , poi scolateli, strizzateli e tritateli al coltello . Fate rosolare in un tegame metà spicchio d'aglio con 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva , aggiungete gli spinaci tritati e fateli ben insaporire , quindi incorporate il riso e fatelo tostare , aggiungete il brodo a mestoli e quindi portare il riso a cottura . 

Nel frattempo fate saltare velocemente in una wok i gamberi bordati con fiocco di prosciutto. 

Mantecate il riso con il pesto di pistacchio , il parmigiano grattugiato e un filo di olio extra vergine di oliva . Regolate di sale e pepe , tenendo presente che le briciole di fiocco di prosciutto sono salate . 

Prententazione : spolverare il piatto con le briciole di fiocco di prosciutto, depositare al centro il risotto al pistacchio e sopra il gambero bordato con fiocco di prosciutto. Terminare il piatto con un filo di olio extra vergine di oliva.

Ho abbinato a questo piatto un Sauvignon Collio 2017 Castello di Spessa






La storia dei vigneti del Collio inizia in età pre-Romana e attraversa il Medio Evo, un periodo dove i vini del Collio erano stimati in tutta Europa. 
Il Consorzio Tutela Vini del Collio istituito nel 1964, fu una delle prime associazioni in Italia, e nel 1968 ricevette il riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata (DOC Collio). 

Il Sauvignon è uno dei più ricercati e stimati vini del Collio, luogo ideale per lo sviluppo di uno straordinario profilo aromatico, unito ad una grande freschezza e struttura questo vino ha un lungo potenziale di invecchiamento.

Note gustative :
colore giallo paglierino, con netti riflessi verdognoli. Il profumo è intenso ed ampio. Si intrecciano con equilibrio sentori di erbe aromatiche, floreali e fruttato-agrumate. Al gusto è ricco ricco ma con ritorno piacevolmente succoso-fruttato.




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domenica 30 settembre 2018

Crostata farcita con crema di marroni




Con l'arrivo dell'autunno è arrivata anche la stagione delle castagne e dei marroni . Oggi infatti vi propongo una crostata dal sapore autunnale , farcita con una delicata crema ai marroni con sentore di vaniglia , prodotta dall'azienda lombarda Vis. 

Ingredienti per 1 tortiera da 20 cm. di diametro :

 270 gr. di farina 00
3 cantucci toscani con le mandorle
1 uovo
1 tuorlo
1 vasetto da 400 gr. di crema di marroni Vis 
70 ml. di yogurt alla vaniglia
la punta di un cucchiaino di buccia grattugiata di arancia
50 ml. di olio extra vergine di oliva Bonomo 
1 pizzico di sale
80 gr. di zucchero
zucchero a velo q.b.


Preparazione: disponete la farina a fontana, versate nel centro l’uovo intero e il tuorlo, lo zucchero, un pizzico di sale, i biscotti cantucci frullati, la buccia di arancia , l'olio d'oliva e lo yogurt .
Impastate velocemente il tutto, e lavoratelo brevemente a mano in modo da formare un impasto liscio e omogeneo poi date alla pasta la forma di un panetto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e lasciatelo riposare in frigo per 1 ora.

Trascorso questo lasso di tempo estraete la frolla dal frigo e accendete il forno a 180° .

Stendere l'impasto su di una superficie infarinata con il mattarello, portandolo allo spessore di circa 3 mm. e con due 2/3 dell'impasto rivestire il fondo di una tortiera preventivamente ricoperta con carta forno.
  Farcire la frolla con la crema di marroni , arrivando quasi fino al bordo , livellare con il dorso di un cucchiaio.
Con la pasta rimanente realizzate delle strisce e poi arrotolatele con le mani e quindi realizzate delle piccole palline che depositerete in ordine sparso sulla crema di marroni .
Fate cuocere la crostata in forno a180° per 25-30 minuti. Lasciate riposare 15-20 minuti prima di servire il dolce . Spolverate a piacere con dello zucchero a velo.

 Ecco come si presenta la crostatina all’interno :





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domenica 23 settembre 2018

Verrine con quinoa tricolore,campanella del borgo, verdura e frutta



Oggi vi presento delle verrine realizzate con la quinoa tricolore, campanella del borgo, verdura e frutta ; sono ideali per il brunch e anche per l'apericena.  
La quinoa è un cereale ed è simile al cous cous ma in realtà fa parte della stessa famiglia delle barbabietole e degli spinaci. Per il suo rapporto proteico è uno degli ingredienti più importanti della popolazione andine e il nome "quinoa" nella lingua degli Inca significa  appunto “Madre di tutti i semi” ed è quindi considerata una pianta sacra.

Ingredienti per 6 verrine :
230 gr. di quinoa tricolore bio
5 fette di Campanella del borgo Salumificio La Rocca
1 peperone rosso
1 peperone verde
2 cespi di indivia belga
1 pesca
5 foglie di basilico
sale q.b.
pepe nero q.b.
olio Extravergine di Oliva - Monocultivar Cerasuola Bonomo


Procedimento : far cuocere in acqua bollente e salata la quinoa per 15 minuti o secondo le indicazioni citate sulla confezione. Scolarla e versarla in un vassoio, distribuendola in modo di farla asciugare per bene e farla raffreddare.

Lavare i peperoni, mondarli ,eliminare i semi e i filamenti centrali poi tagliarli a cubetti. Ungere con poco olio una wok e far saltare velocemente i peperoni , una volta pronti versarli in un piatto e condirli con sale e pepe . 

Lavare e mondare l'insalata belga, tenere da parte 6 foglie, e la parte restante tagliarla a striscioline; farle saltare velocemente nella wok , poi versarla in un piatto, salare e pepare . 

Tagliare a striscioline 2 fettine di campanella del borgo e farla rosolare velocemente in una wok calda senza olio, scolare il salume dal grasso e versarlo in un piatto .

Raccogliere in una terrina : i peperoni e l'indivia belga saltata , aggiungere le foglie di basilico tritate grossolanamente , la pesca nettarina tagliata a cubetti i 2/3 del salume rosolato scolato dal grasso.  a questo punto incorporate la quinoa tricolore , aggiungete un filo di olio extravergine di oliva e mescolate bene .

Io ho servito queste verrine tiepide , ma questa ricetta potete servirla anche calda, dovete solamente aggiungere la pesca a cubetti e il basilico fuori dal fuoco.

Presentazione : porre su ogni verrina mezza fetta di campanella del borgo e una foglia di indivia belga ; aggiungere la quinoa tricolore con campanella del borgo , verdura e frutta e decorare con un ciuffetto di striscioline rosolate di campanella del borgo .

Vino consigliato : Sauvignon di Tenuta Luisa.






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mercoledì 19 settembre 2018

La seconda serata del premio «BISÀT D’ARGENTO» 2018



Si è tenuto venerdì scorso 14 settembre presso il ristorante «Il Credenziere»  di Annone Veneto il secondo appuntamento con il premio «Bisàt d’Argento» 2018, ideato dalla "Confraternita del bisàt" in collaborazione con i "Ristoratori della Livenza".
La confraternita del Bisàt ( anguilla ) è un'associazione nata 3 anni fa volta alla promozione della caratteristica Anguilla del fiume Livenza, quale tipico prodotto gastronomico d’eccellenza, nonché alla sua salvaguardia.
Chiamata localmente “Bisàt”, l’anguilla si sviluppa nelle acque risorgive della Livenza, caratterizzate da limitate escursioni termiche e fondali profondi che le conferiscono pelle chiara e brillante e carni magre, ma non asciutte. Il Bisàt che in queste acque ha trovato il suo habitat naturale ,ha rappresentato per  molti anni una delle prime forme di sostentamento dei pescatori di fiume locali, ma negli ultimi anni questa tradizione è messa a forte rischio a causa dell'inquinamento industriale e agricolo . Le ingenti spese di mantenimento delle strutture di pesca hanno ulteriormente scoraggiato i pescatori professionisti che hanno progressivamente abbandonato l’attività. Oggi ne rimane solo uno attorno al quale, grazie all’interessamento dell’amministrazione di Torre di Mosto e alla rete di ristoratori locali, è nata la Comunità con lo scopo di conservare e rilanciare la pesca fluviale tradizionale e sostenibile lungo la Livenza.

Il premio Bisat d'Argento è una rassegna eno-gastronomica dedicata ai ristoratori del territorio ; quest'anno scendono in campo 11 ristoratori.

Ciascun Mastro Ristoratore presenterà la propria personale versione nella preparazione dell’anguilla, seguendo i canoni della tradizione e della tipicità, nel rispetto delle materie prime utilizzate. I ristoranti selezionati proporranno un menù personalizzato comprendente la pietanza a base di anguilla della Livenza, la quale sarà oggetto del giudizio da parte della giuria condotta da Slow Food Veneto Orientale e dalla Confraternita del Bisàt.
Venerdi' 16 Novembre 2018 , presso la fantastica location di Villa O'HARA a Torre di Mosto ci saranno le due cucine che al termine della kermesse avranno ottenuto i punteggi più elevati  a contendersi il titolo di miglior specialità di Bisat 2018

A prestare gli onori di casa il sindaco di Annone Veneto, nota «città del Vino» e comune ospitante, Ada Toffolon che ha sancito, soprattutto a fine serata, la comunità di intenti tra la valorizzazione ,

Foto confraternità del Bisàt
A sx il Sindaco di Annone Veneto Ada Toffolon , al centro lo Chef Mario Dalena titolare del ristorante il Credenziere e di seguito il Sindaco di Torre di Mosto Gianni Geretto.

di un prodotto raro e fragile, ma di pregio assoluto, quale l’anguilla del fiume Livenza, e l’operato del «BioDistretto» 
di Venezia, che proprio ad Annone ha sua sede istituzionale, con la collaborazione dell’A.I.A.B. Veneto, nel perseguire la strada di un’etica alla coltura e cultura agricole che risulti pienamente improntata sulla preservazione dei biotipi autoctoni e sul rispetto delle terre in cui crescono. Tesi ulteriormente supportata dall’intervento dell’enologo annonese Orazio Franchi, a sostegno della necessità di una diminuzione e regolamentazione più restrittiva dei trattamenti fitosanitari e dell’impiego di modalità operative che non contemplino quale fine ultimo la quantità ad ogni costo, ma che portino alla rivalutazione della conduzione di stampo familiare vòlta a mettere sempre in primo piamo le esigenze del terreno coltivato.

Similmente s’è espresso, nell’ambito dell’ittiofauna, Felice Gazzelli, detto il «Canarìn», l’ultimo pescatore a tempo pieno della Livenza, che, da buon «guardiano del fiume», pur segnalando il positivo rientro dell’allarme riguardante l’innalzamento della temperatura delle acque, ha ribadito come la pesca debba essere condotta con grande attenzione , pensando alle gerenazioni future, in quanto lo stato dei fondali, habitat naturale delle anguille, risulta ancora compromesso da decenni di scarichi industriali indiscriminati.

Grande successo ha naturalmente riscosso presso gli avventori l’inedita e riuscitissima proposta gastronomica di serata ideata dallo Chef Mario Dalena con il «bisàt» a condurre una sequela di ricercate pietanze di cucina gourmet, accompagnate da una selezione di vini esclusivamente autoctoni dell’area di Lison-Pramaggiore offerti dalla cantina «Ornella Bellia».

Passo ora a presentarvi i piatti della serata con i relativi vini abbinati

Antipasti

Bignè di pane farcito con baccalà mantecato e maionese alle more



Code di gambero al vapore con capocollo di Martina franca , burrata e pesto di pomodorini secco e rucola


Con questo piatto lo Chef Mario Dalena ha voluto rendere omaggio alla sua terra natale : la Puglia , inserendo nel piatto il capocollo di Martina Franca.

A questi piatti è stato abbinato un Prosecco Brut 2017 Azienda Ornella Bellia


Primo piatto

Riso carnaroli La Fagiana, bisàt e polvere di caffè


A questo piatto è stato abbinato un Incrocio Manzoni 2017 Azienda Ornella Bellia


Secondo piatto :

Piatto bisat d'argento :

Bisàt sottovuoto con la sua pelle croccante , spadellato con olio di nocciole, si composta di Fico moro di Caneva , cipolla di Cavasso nuovo e menta


A questo piatto è stato abbinato un Lison DOCG 2017 Azienda Ornella Bellia


Dolce :

Tortino di pere , cioccolato bianco e noci con ristretto di uva fragola


A questo dolce è stato abbinata una assoluta novità non ancora commercializzata, che noi ospiti della serata abbiamo avuto il piacere di tastare in anteprima , il vino
Incrocio Manzoni Passito Azienda Ornella Bellia.

Tutti i piatti erano di altissimo livello, studiati nei minimi particolari l'abbinamento degli ingredienti , i sapori e gli accostamenti cromatici. Di altissimo livello anche i vini abbinati.

Ho particolarmente gradito i 2 antipasti e il secondo piatto : favoloso il bignè di pane servito tiepido con il ripieno di baccalà e maionese alla more , abbinamenti che non ti aspetti ma che ti conquistano al primo assaggio. L'anguilla del secondo piatto era cucinata secondo tecniche di altissima cucina , risultava morbida , saporita e leggera.

 Come vino vi segnalo l'Incrocio Manzoni dell'azienda Ornella Bellia , un vino con una complessità di profumi e sapori che non deve mancare nella vostra cantina.

Se passate dalla parti di Annone Veneto che è il mio paese , non mancate di fare una visita al ristorante il Credenziere , locale segnalato da vari anni nelle «guide Michelin», sono certa che lo Chef Mario Dalena con le sue creazioni conquisterà anche voi .

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domenica 16 settembre 2018

Spaghetti al pesto di pistacchio con gamberi e granella di cucunci



La pasta al pesto di pistacchi è un primo piatto tipico della tradizione culinaria siciliana ; come potete immaginare esistono varie versioni di questa ricetta , oggi vi presento i miei 
"spaghetti al pesto di pistacchi con gamberi e granella di cucunci" .
Alla cremosità di questo pesto, ho abbinato i gamberi con il loro delicato sapore di mare e la granella di cucunci che dona al piatto una particolare sapidità e una nota croccante che ben si abbina nel contesto di questo primo piatto.

Ingredienti per 4 persone :

280 gr. di spaghetti Pasta Armando
12 gamberoni
150 gr di pistacchio
 ½ cucchiaio di granella di cucunci La Nicchia 
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di pecorino grattugiato
20 gr. di gr di pinoli
10 foglie di basilico
2 spicchi di aglio
sale
peperoncino dolce olio
Extra vergine di oliva Infinito da olivi secolari Bonomo

Procedimento : eliminate la testa e il carapace dei gamberi, eliminate il budellino interno, quindi lavateli bene sotto l’acqua corrente . Asciugateli con carta cucina ed inserite 8 gamberi in una ciotola assieme a tre cucchiai di olio extra vergine di oliva , uno spicchio di aglio tritato , un pizzico di sale e un pizzico di peperoncino dolce . Gli altri 4 gamberi tagliateli a fettine , quindi inserite le fettine nella ciotola , mescolate bene , coprite il recipiente e lasciate riposare in frigo. 

Per il pesto: eliminare tutte le cuticole che avvolgono i pistacchi, tuffandoli in acqua bollente per pochi secondi. Una volta sgusciati inserite i pistacchi nel mortaio con lo spicchio d'aglio iniziate a tritarli aggiungendo molto lentamente l’olio extra vergine di oliva , le foglie di basilico , i pinoli ,i formaggi grattugiati e un pizzico di sale. Dovete ottenere un pesto cremoso che potrà essere conservato in frigo in barattoli di vetro con chiusura ermetica .

Porre sul fuoco una wok quando questa è ben calda fate saltare velocemente gli 8 gamberi interi ,una volta pronti versare i gamberi i un piatto e spegnere il fuoco ; quindi a fuoco spento nella stessa wok fate saltare velocemente le fettine di gamberi, devono risultare morbide .

Nel frattempo fate cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata , scolateli al dente e conditeli con il pesto di pistacchio , aggiungendo se necessario 2 cucchiai di acqua di cottura della pasta. 

Presentazione : porre al centro del piatto alcune fettine di gamberi marinati e leggermente scottati, depositare sopra un nido di spaghetti al pesto di pistacchi e sopra al centro 2 gamberi saltati. Spolverare intorno con la granella di cucunci e terminare il piatto con un filo di olio extra vergine di oliva. 

Vino consigliato : Catarratto , vitigno storico siciliano a bacca bianca.




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